La Calabria e il suo passato...il ritorno!
Qualche mese fa, avevo dedicato un post
(che potete leggere qui)
al cattivo stato di alcuni reperti archeologici che ho avuto modo di ammirare
in Calabria. Ora sono tornata, e ho avuto modo di rivisitare alcuni
luoghi con più calma. Prima di tutto, rinnovo il mio giudizio assolutamente
negativo sull'area archeologica di Mileto. Questa volta il cancello
d'ingresso era completamente aperto, ma prima di avventurarci nella visita
abbiamo preferito chiamare i numeri indicati sui cartelli; dopo aver ottenuto
nessuna risposta, siamo tornati all'arcivescovado per chiedere informazioni, e
la risposta che ci è stata data è stata quasi sconcertante: il sito
archeologico di Mileto è considerato area
a rischio. Il sentiero adiacente conduce ad un
terreno privato, con il rischio di addentrarsi in terreni non turistici, di
conseguenza utilizzabili a proprio rischio. Il resto dell'area è sconsigliabile
in quanto vi è stato ritrovato da poco un cadavere, colpito con armi da fuoco.
Di conseguenza, accontentatevi delle fotografie reperibili in rete
per potervi godere la bellezza di ciò che resta dell'antica capitale normanna.
Giudizio positivo, al contrario, per il
bellissimo castello di Bivona!
E' stata una bella scoperta, fatta per caso girando in rete alla ricerca di
qualche monumento da visitare. Anche qui, però, dovete munirvi di spirito
d'intraprendenza. Il castello è, infatti, coperto da alberi che costeggiano la
statale che conduce a Tropea, all'incrocio con la zona industriale di Porto
Salvo, e si scorge appena (andando verso Tropea, guardate con attenzione alla
vostra sinistra!). L'ho notato per caso, e poiché lo reputavo difficile da
raggiungere, l'ho lasciato perdere. Girovagando su Flickr ho trovato altre foto
del castello, deducendo che, se qualcuno ci aveva scattato, non era poi così
impossibile arrivarci.
Castello di Bivona |
Il castello è, in realtà, una vera e
propria attrattiva turistica, se non fosse che è completamente dimenticato.
Finito di restaurare nel 2011, possiede un bellissimo camminamento tutto
attorno alle mura (purtroppo molto stretto), e un comodo sentiero che vi
permette di arrivare sino all'antico ingresso principale, un infopoint
all'ingresso e una bella descrizione storica del sito. Dove sta l'inghippo? Il
sito è chiuso, all'infopoint non c'è nessuno e il cancelletto all'inizio del
sentiero è chiuso con un lucchetto. Perché? Perché non è ancora ufficialmente
aperto al pubblico. Sembra che il comune abbia intrapreso ricorso contro la
regione per l'esproprio dell'area, o qualcosa di simile. Insomma, rischiamo di
veder perire di nuovo questo piccolo gioiello del XII secolo sotto la
morsa del tempo.
A noi è stato suggerito di
scavalcare, e così abbiamo fatto: il sito è stato restaurato con cura, ci sono
anche delle panchine se volete ammirarlo in comodità, ma tutto attorno ci sono
erbacce che cominciano a spuntare con insistenza. Un vero peccato!
Veduta del castello |
Molto carine le rovine delle mura
greche di Vibo Valentia.
Ho già parlato di questa città, che trascura molto i propri ritrovamenti. La
prima volta, le mura erano in uno stato pietoso. Il camminamento era
impraticabile. Ora il cancello è rotto, credo che l'illuminazione notturna sia
fuori uso ma il sentiero è pulito e le mura...sono così così. (se siete deboli
di stomaco, NON andateci in questi giorni! C'è una carcassa decomposta in bella
vista...).
Scorcio delle mura |
E...veniamo ora alle cose piacevoli :)
Sempre online, ho scoperto la rocchetta di Briatico, un luogo magico...per
davvero! Ci si arriva comodamente in auto, si può parcheggiare nella piazzetta adiacente
alla spiaggia. Sembra di essere in uno di questi vecchi paesini di pescatori,
con le barchette sistemate lungo la riva in attesa di essere usate, uomini
giovani e anziani immersi nell'acqua fino alle ginocchia per sistemare le
reti...di sottofondo, il rumore del mare. La rocchetta è ciò che resta della
vecchia Briatico, distrutta più volte da terremoti nel corso dei secoli. E' un
sito frequentato, purtroppo se non siete molto agili dovete accontentarvi di
vederlo da circa 10 metri per via degli scogli, ma se siete sportivi potete
tranquillamente arrivare alle sue fondamenta :)
Ci ho realizzato uno shooting (visionabile qui),
ho amato moltissimo questo luogo e quelle rocce che emergono dalle acque basse!
Palma d'oro invece alle bellissime Pizzo
Calabro e Tropea!
Tropea è fantastica, una vera e propria
meta turistica per italiani e stranieri. Sono rimasta stupita dalle sue bellissime
spiagge, dalle rocce erose dal vento e dall'acqua cristallina. Un sogno! Pizzo
è famosa per la sua storia contemporanea (è il luogo di prigionia di Gioacchino
Murat (il museo situato nell'antico castello aragonese merita una visita anche
per il prezzo contenuto) e anche per il passaggio delle truppe garabaldine!) e
per il suo tartufo gelato, non proprio economico se scegliete il bar sbagliato
:(
Resta una cittadina piena di colori e
molto caratteristica, visitate anche di sera è molto suggestiva (ma preparatevi
alle scale!).
Tropea |
Insomma, munitevi di spirito d'intraprendenza se volete visitare questa bellissima regione, in molte delle sue zone i reperti purtroppo non sono sempre valorizzati e di facile visione!
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