Recensione: "Le grandi donne di Roma antica" di Furio Sampoli

Non c'è molto da dire su questo libro. Coinvolgente, critico, appassionante, specifico: questo è il succo del volume di Furio Sampoli, scrittore e biografo di Roma antica. L'ho acquistato mossa dalla tematica e dalla foto di copertina, poiché mi piaceva molto la posa e la gioielleria indossata dalla modella (ebbene sì, sono un po' frivola alle volte) e il prezzo era davvero conveniente.
Edito da Newton Compton, il volume si presenta come una breve raccolta delle esistenze, dei vizi e delle virtù delle personalità femminili che hanno caratterizzato la storia e il volto dell'antica Roma, partendo da Rea Silvia, la madre di Romolo e Remo, e giungendo a Galla Placidia, la figlia dell'imperatore Teodosio il Grande, passando per Cornelia, Cleopatra, Livia Drusilla, Messalina, Poppea, Agrippina. Un ritratto appassionato di queste donne, spesso denigrate dalla storiografia loro contemporanea o successiva, una storiografia spesso e volentieri fatta da uomini per soli uomini. La maggior parte di esse viene descritta come corrotta, lussuriosa, viziata, egoista: la verità, non la sapremo mai. Leggendo le parole di Sampoli emerge un volto più umano di queste figure, figlie di tempi in cui essere donna non era affatto facile, tempi in cui la seduzione, la bellezza, la caparbietà erano considerate le sole armi a disposizione del genere femminile per farsi strada in un mondo misogino. Dall'altro lato le virtù elogiate di Lucrezia, Cornelia, Elena, mogli e madri irreprensibili che daranno  anche la vita per i loro figli e la causa di Roma. 


Un libro da leggere in ogni occasione, prima di andare a letto o (data la stagione) in vacanza, in treno o a casa, magari sdraiate al sole, un saggio assolutamente da esibire sul vostro scaffale se amate il genere e l'argomento. L'unica pecca, forse, è l'elenco di nomi e avvenimenti che possono risultare estranei a un lettore del tutto ignaro della storia di Roma. 

Voto: 8,5/10 

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