Recensione film "La Duchessa" (2008)

D'accordo, sono decisamente in ritardo con questo film ma, ahimè, non sono una grande appassionata di cinema e arrivo a certe pellicole molto tardi. Qualche mesetto fa, sono riuscita a procurarmi "La Duchessa" del regista Saul Dibb, uscito nelle sale nel 2008 e che vede come protagonista la famosissima Keira Knightley, mossa dalle numerose critiche positive lette in rete. 
La prima cosa da dire su questo film è, semplicemente, una sola: ottimo. I costumi, gli arredi, le ambientazioni, le atmosfere: tutto è stato ricostruito in maniera ottimale e accurata. Una delle prime cose da specificare è che il film si basa su un personaggio realmente esistito. Sì, perché la Duchessa della pellicola non è nient'altro che Georgiana Cavendish, duchessa di Devonshire, vissuta a cavallo tra 1700 e 1800 e molto amica della regina Maria Antonietta. In Italia si parla poco di lei, ma sicuramente conoscerete tutti una sua lontana discendente, la compianta principessa Diana. 
Il film si basa sulla biografia di Amanda Foreman e narra la vita di questo illustre personaggio anglosassone. Georgiana fu una donna acuta, attiva in politica, protagonista dei salotti e della moda del periodo, dotata di un forte carisma. Data in sposa a un uomo molto più vecchio di lei, ebbe un matrimonio infelice, burrascoso, avvilito dalla mancanza di un erede maschio che arriverà solo dopo due figlie femmine. 


La vicenda descrive i diversi aspetti del matrimonio di Georgiana, i rapporti con quel marito così distaccato, la fatica a concepire un erede, il dover sopportare i suoi continui tradimenti. Sullo sfondo, c'è il mondo dorato di cui è protagonista assoluta, fatto di balli, cene, divertimenti, fermenti politici. 
Georgiana sembra, così, amata da tutti tranne che dal marito. 
Fu proprio Georgiana a presentare al duca di Devonshire la sua futura seconda moglie, Elisabeth Foster, che ne divenne presto l'amante. Bess visse con i due coniugi per oltre vent'anni, dando al duca figli illegittimi ma mai venendo meno alla sua fedeltà verso l'amica Georgiana. Sposò il duca tre anni dopo la morte dell'amica, nel 1809. 

Sempre attiva in politica, Georgiana conosce il giovane Charles Grey, attivo nei Whig da lei sostenuti, e comincia con lei una pericolosa relazione, che la porterà ad allontanarsi dalla casa coniugale per tornarci, poi, solo per amore dei figli.  E' qui che scopre d'aspettare un figlio dal suo amato e per evitare il sicuro scandalo, il duca di Devonshire la esilia per tutto il periodo della gravidanza (nel film in campagna, nella realtà in Francia). Georgiana partorirà una bambina che chiamerà Eliza e che potrà vedere soltanto in segreto, in quanto sarà presentata in società come nipote di Charles Grey.

Come già detto, il film propone una serie di costumi accurati, per cui ha vinto un meritatissimo Oscar. 





Un aspetto interessante del film per chi è appassionato di storia del costume, è il cambiamento della moda: dalle acconciature vertiginose tipiche degli anni '70, dai paniers e dai lunghi strascichi, ci si muoverà sempre di più verso uno stile sobrio, destinato a sfociare nel successivo "stile direttorio" post rivoluzionario e nel Regency. 

Insomma, un film che è una delizia per gli occhi. Consigliatissimo. 

Voto: 9/10

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