Recensione "Il romanzo delle crociate" di Jan Guillou

Siamo giunti alla fine di Febbraio e si conclude un altro mese di permanenza su questo blog. Sono alla soglia delle 80.000 visite e vorrei ringraziarvi personalmente perché mai mi sarei aspettata un tale risultato! Ho creato questo blog nel 2011, all'alba di uno dei periodi più bui della mia vita. Sono trascorsi cinque anni da quel momento e le cose sono più rosee rispetto al passato. Si sa, le esperienze della vita ci rafforzano...e bisogna sempre reagire. Su questo blog ho raccolto le mie principali passioni (fotografia, découpage, libri e più recentemente il cucito) e sono felice che molti di voi abbiano scelto di condividere le mie esperienze visitando e condividendo i miei articoli. Non discutendo di argomenti "mainstream" quali makeup o moda, francamente ero sicura che il mio blog sarebbe rimasto nell'ombra, uno di quei tanti siti in cui s'incappa solo per caso, magari navigando su Google. E invece eccoci ancora qui, sebbene la mia presenza sia sempre ridotta a causa del tempo.

Oggi vorrei proporvi la recensione di una delle saghe che ho amato di più e che - a distanza di dodici anni - continuo a consigliare. Parlo del "romanzo delle crociate" di Jan Guillou, autore svedese che conosciuto per caso, appena diciottenne, in libreria. In quel periodo ero una grande appassionata di Medioevo (eh già, la Storia Romana è arrivata dopo...) e fui subito attirata dal romanzo "Il Templare", sulla cui copertina troneggiava una spada in bella vista. Me lo regalarono per il compleanno e lo finii nel giro di qualche giorno, scoprendo (con mia estrema gioia!) l'esistenza di altri capitoli della saga. 
La saga si compone di:
- Il Templare
- Il Saladino
- La Badessa
- L'erede del Templare (basato sulla vita del nipote di Arn). 



*Spoiler*
La storia narrata ci riporta indietro nel tempo, nella Svezia del XI e XIII secolo, dilaniata da lotte intestine tra Folkung, Erik e Svear. Qui nasce il protagonista Arn Magnusson, la cui vita sembrerebbe destinata alla carriera ecclesiastica; cresciuto in un monastero cistercense  per un voto dei genitori, Arn è giovane, brillante e intelligente ma il destino ha in riserbo per lui un futuro del tutto diverso. Il giovane conosce la bella Cecilia, di cui s'innamorerà perdutamente - ricambiato. La gelosia della sorella di lei, Katarina, rovinerà la felicità dei ragazzi, denunciando il loro amore e il frutto di esso, la gravidanza di Cecilia avvenuta fuori dal matrimonio. La pena da espiare per i due amanti sarà onerosa: Arn dovrà servire in Terrasanta come Templare e Cecilia sarà destinata al convento, dove metterà al mondo il suo bambino, tra mille difficoltà. Per 20 anni i due resteranno divisi, vivendo le proprie esistenze nell'attesa - un giorno - di potersi rincontrare.
In Terrasanta Arn diventerà un guerriero estremamente abile e rispettato, persino da quello stesso Saladino che sarà suo amico quanto rivale al tempo stesso. Sempre confinata nel monastero, Cecilia subirà le angherie dell'arcigna badessa Rikissa (appartenente alla famiglia rivale) ma con il suo talento di contabile riuscirà a ritagliarsi un posto di rispetto. La sua figura sarà cruciale in quel difficile momento del nascente regno svedese: il suo supporto sarà - infatti - fondamentale per sostenere l'ascesa al trono del re, che sposerà la sua amica Cecilia Blanka, compagna di frustrazioni e sofferenze al convento. 
E' in questo frangente che Arn torna in Svezia, dopo aver espiato la propria colpa: porta con sé un manipolo di veterani, volendo trasformare la propria città natale in un luogo moderno ed efficiente. Qui ritroverà suo figlio, ormai cresciuto, e l'amata Cecilia. La loro felicità però è appesa ad un filo: gli intrighi di Rikissa non hanno ancora avuto fine e Cecilia sarà così involta in un intrigo, per la quale divenire badessa del convento sembrerà l'ultima scelta. Tuttavia, la coppia riuscirà a superare ancora questa difficoltà e potrà finalmente sposarsi, concependo un'altra bambina e godendosi quel poco di felicità che il destino ha loro riservato: Arn morirà poco dopo, cadendo in battaglia, combattendo contro gli invasori Danesi. Morirà poco dopo, ormai sessantenne, con suo figlio ormai in grado di prendere il suo posto.

Una saga avvincente, ricca di dettagli sulla vita comune di un Nord medievale spesso oscuro, e di cui si parla poco. La saga è ricca anche di personaggi realmente esistiti e fondamentali per la Storia svedese, tra cui il re Knut (re Canuto I), sua moglie Cecilia, lo jarl Birger Brosa e, ovviamente, Saladino. L'unica pecca è il quarto volume, che si svolge in un periodo assai posteriore rispetto ai fatti precedenti e dove i nostri amati personaggi sono ormai scomparsi. 

Voto: 9/10


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