La battaglia di Ponte Milvio

Ciao a tutti! Siamo giunti ormai anche alla fine di ottobre, e il mio blog ha da un mesetto compiuto il primo anno di vita :) Dire che me ne sono accorta in ritardo è scontato, ahah :) Vorrei cogliere l'occasione per ringraziare tutti voi che, con le vostre letture, lo avete mantenuto vivo nonostante la mia assenza negli ultimi mesi ^^

Oggi vorrei tornare alle origini, quindi abbandonare la fotografia e parlare di Storia. Quella con la S maiuscola. Dopodomani, 28 ottobre, si celebra l'anniversario della battaglia del ponte Milvio (o Saxa Rubra,  una attuale frazione di Roma chiamata così durante l'antichità per la presenza di tufo rosso) tra Costantino e il rivale Massenzio. Forse capirete meglio di cosa sto parlando se vi dico che il ponte Milvio è il luogo dove i giovani innamorati romani sono soliti apporre i loro lucchetti dopo l'uscita di un noto film d'amore ;)
Era il 28 ottobre del 312, esattamente 1700 anni fa. Una data che cambiò le sorti dell'impero e non solo. L'episodio è noto ai più per la famosa visione che Costantino ebbe, sembra, la notte prima dello scontro, sebbene ci siano a proposito fonti discordanti; è Eusebio che ne "La Vita di Costantino" del 325 ci riporta la versione più conosciuta, sembrerebbe fornita dallo stesso Costantino, che avrebbe visto mentre marciava con il suo esercito una croce lucente nel cielo, riportante il motto in greco "Εν Τουτω Νικα", tradotto in latino con "In hoc signo vinces" (In questo segno vincerai). Sulle prime Costantino non capì, ma durante la notte Cristo gli apparve in sogno, spiegandogli che avrebbe riportato una vittoria usando la croce contro i suoi nemici. Costantino lo fece, e vinse. Sembra che abbia fatto precedere le sue truppe dal monogramma di Cristo Chi-Ro, formato dalle due lettere XP, le prime due lettere che formano il nome di Cristo nell'alfabeto greco.
L'usurpatore Massenzio fu sconfitto (morendo annegato durante il crollo del ponte che lui stesso aveva fatto erigere) e Costantino, dopo qualche giorno, chiese di essere istruito su questa religione che ancora non conosceva. Con l'editto di Milano (anche se sarebbe corretto chiamarlo editto di Nicomedia) dell'anno successivo, egli riconobbe la libertà di culto in tutto l'impero, ponendo fine alle persecuzioni religiose. Molto si è dibattuto, e si dibatte ancora, sulla conversione di Costantino. Secondo alcuni storici, la religione fu per Costantino soltanto uno strumento politico, adoperata insomma per ingraziarsi i sudditi e l'esercito, ma più o meno tutti concordano sul fatto che dopo la battaglia di Ponte Milvio egli si avvicinò al cristianesimo (ci sono un sacco di letture a tal proposito, tra cui Augusto Fraschetti e Paul Veyne). 

Tornando allo scontro, dicevo prima che ci sono diverse interpretazioni. Secondo alcuni, la visione di Costantino sarebbe avvenuta nei pressi di Torino sul monte del Musiné (luogo di presunti avvistamenti alieni, pure) o in altre zone d'Italia durante l'inseguimento a Massenzio. Altri autori dell'epoca come Lattanzio non parlano della visione, ma semplicemente dell'ordine di apporre il simbolo della croce sugli scudi dei soldati senza specificare da chi fosse provenuto quell'ordine e perché. Ci sarebbero anche delle spiegazioni pagane, ma per tutto questo vi rimando alla pagina di Wikipedia dove l'episodio è descritto abbastanza nel dettaglio.

Insomma, si è trattato di un episodio destinato a cambiare il corso degli eventi per l'impero ma anche per le nostre vite, sebbene ritengo che la battaglia "chiave" per il passaggio dal paganesimo al culto cristiano sia quella presso il fiume Frigido nel 394, con protagonista il sovrano Teodosio I. Fu infatti con Teodosio che la Chiesa cristiana iniziò a profilarsi come quella che conosciamo, influenzando le scelte degli imperatori (non dimentichiamoci che Teodosio affidò l'istruzione dei suoi figli al cristiano Ambrogio e non a un precettore pagano). 

Per saperne di più:
Paul Veyne, "Quando l'Europa è diventata cristiana (392-394)", Collezione Storica Garzanti, Milano, 2008

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