Caterina d'Aragona
Caterina d'Aragona apparteneva ad un nobilissimo ramo delle dinastie europee, essendo figlia dei noti Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona, i cosiddetti "Re Cattolici". Isabella e Ferdinando riuscirono ad unificare la Spagna sotto la bandiera cristiana dopo otto secoli di occupazione araba, conquistando Granada nel 1492 (la famosa Reconquista) e prendendo le redini di una nazione che, lentamente, si affacciava al declino. La Spagna dove Caterina nacque era un paese ormai indebitato e indebolito dalle frequenti lotte intestine, un paese impoverito e minacciato dalla crescente egemonia francese. L'Inghilterra rappresentava un enorme pericolo e bisognava trovare un'alleanza al più presto.
Nata nel 1485, a tre anni fu fidanzata all'erede dell'allora nascente dinastia Tudor, Arturo, primo figlio del re Enrico VII. Caterina nacque per essere regina, fu cresciuta ed educata per essere principessa del Galles e regina d'Inghilterra, e non se lo dimenticò mai; Caterina rivendicò sempre le sue nobilissime origini contro quelle oscure dei Tudor (Enrico VII non fu re per eredità ma per aver rivendicato la corona con le armi, sposando poi una York - Elisabetta - e ponendo così fine alla centenaria guerra delle Due Rose), e spesso dimostrò disapprovazione per i rozzi modi di fare inglesi.
La fanciulla aveva ascendenze inglesi da parte materna e fu ritenuta sin da subito un ottimo partito per il giovane Arturo, sebbene lei avesse ben più sangue reale di lui (proprio come la coppia reale inglese). Il matrimonio non fu molto felice: Arturo morì appena cinque mesi dopo per un'infezione e senza essere riuscito a generare un erede. In un mondo dove alle principesse reali erano richiesti parti frequenti per assicurare la successione, Caterina dovette usare al meglio le proprie armi per restare al dov'era: era vedova, senza dote, senza figli, sola in un paese straniero. Sostenne per tutta la vita di non aver consumato il matrimonio con Arturo e si aggrappò a questa flebile affermazione per farsi promettere in moglie al fratello di Arturo, Enrico. I due si toglievano sei anni e dalla morte di Arturo al loro matrimonio ne trascorsero quasi sette. Caterina visse in uno stato di semi prigionia fino al giorno del secondo matrimonio, faticando a mantenersi e dovendo vendere il proprio vasellame per sopravvivere. Aveva 23 anni quando si sposò con Enrico. La verità a proposito delle nozze con Arturo non sarà mai chiarita: Caterina non smentì mai la propria versione, forse per paura che il suo matrimonio con Enrico venisse annullato. Resta che con Enrico restò subito incinta, ed ebbe ben sei gravidanze, ma molte si conclusero con aborti o morti premature.
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